The Magazine

My Ankon is…

Un Carnet de voyage. Un’agenda. Da mattino a sera. Le cui note sono da intendersi sempre moderne. Messe in fila e raccontate seguendo il gioco di flashback e connessioni creative. La sua architettura devia, dunque, dalla tradizione. Piuttosto, alla classica guida, le si pone al fianco. Di sei mesi in sei mesi, si prende delle libertà. Quale lavoro che è di ricerca e indagine sull’Estetica della Città. A tratti di memoria. A tratti ludico. A tratti un inventario di un immaginario collettivo contemporaneo e fedele. In parte accaduto. In parte ancora da compiersi.

Un Magazine. Un oggetto di Design. Un puzzle. Di professionisti e competenze. In continuo divenire è la sua forma. Plasmandosi sulla sensibilità di chi, a mano a mano, ne prende parte. Il merito, come l’incontro, contaminano il metodo. Scoprire il piacere del caso. Di una svolta a cui non si pensava. Un lavoro fondato su bozzetti. Sintetici segni che trattengono simboli. Eclettici. Ironici, a tratti. Originali, sempre. Un lavoro che è esplorativo. Mai esaustivo. Un’ esplosione di energia. Che segue rivoli ogni volta diversi.

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